sabato 27 e domenica 28 marzo 2010
Universita’ degli Studi di Milano – Aula Magna – via Festa del Perdono 7
spettacoli alle ore 16.00 – 17.30 – 19.00
ingresso gratuito – posti limitati, prenotazione consigliata
+39 02 64428289
Qualcosa di nuovo. E’ che cio’ nasce quando realta’ diverse cominciano inaspettatamente ad interagire. Quando i Crackerjack, giovani musicisti rock, cresciuti nell’ underground, si trovano a frequentare un laboratorio dove si sperimentano tecnologie applicate alla musica. Quasi per caso, un’ idea nata tra una sala prove ed una tesi di laurea arriva ad un centro di produzione che ha fatto dell’ innovazione in musica la sua missione. Qualcosa si accende. L’ idea prende corpo. Nasce qualcosa di completamente nuovo. Questa e’, in breve, la storia di About The Head.
About The Head. Letteralmente, “circa la testa”, oppure “intorno alla testa”: gii dal titolo l’ ambiguita’ si presenta come uno dei concetti portanti di questa esperienza binaurale. Un nuovo modo di pensare e vivere l’ esperienza di un concerto live, in cui lo scopo ultimo e’ riuscire a creare un nuovo spazio acustico in cui ogni ascoltatore e’ al centro, immerso in un universo di stimoli sonori e musicali, un universo intimo e sorprendente, che abbatte la barriera concettuale che si crea con l’opposizione di palco e platea.
La “testa” del titolo e’ uno strumento di laboratorio che riproduce realisticamente le condizioni di percezione del suono: un manichino (dummy head), dotato di orecchie artificiali e microfoni ad alta fedelta’. Cosi’ come nel cinema 3D due telecamere accoppiate riproducono la visione stereoscopica restituendo l’immagine come la vede l’occhio umano, il suono captato dalla dummy head viene restituito con tutte le sue caratteristiche spaziali (distanza, posizione sull’asse orizzontale e verticale).
Da due musicisti del collettivo Crackerjack – Arber Misa e Francesco Vitale – nasce cosi’ l’idea di sfruttare a fini artistico-emozionali le potenzialita’ tecniche della testa (utilizzata gia’ da alcuni anni per registrazioni in studio) per esplorare per la prima volta una modalita’ di live performance e di ascolto della musica totalmente innovativa, che coinvolga l’ascoltatore in una maniera completamente differente rispetto ai normali concerti, facendogli scoprire la ricchezza della sua percezione sonora.
Durante la performance la musica, composta appositamente per creare effetti tridimensionali ed avvolgenti, sara’ eseguita con strumenti acustici intorno alla dummy head, che raccogliera’ e riproporra’ a ciascuno spettatore la musica, tramite un sistema di cuffie, esattamente come la percepirebbe se si trovasse al centro del palco. Il progressivo avvicinarsi e allontanarsi dei musicisti dalla testa artificiale impattera’ sulla sfera percettiva ed emotiva degli ascoltatori, attivando una realta’ di emozioni interiori. L’ effetto per ciascuno spettatore sara’ quello di sentirsi per la prima volta al centro del palco, immerso nel suono: questo lo portera’ a comprendere la differenza tra udire e ascoltare, tra una mera percezione quantitativa dei suoni e una piu’ profonda percezione qualitativa. Come acqua che scaturisce da una fonte, la musica si stacca dalla sorgente sonora, insegue e travolge l’ ascoltatore, costringendolo ad “ascoltare”. About The Head e’ indirizzato a chi vive la musica come un’ esperienza totalizzante, a chi non solo la sente nelle vene e nella pancia, ma la percepisce anche “di testa”.
Il linguaggio di About The Head e’ quello della musica pop. Le melodie, le armonie e i ritmi sono semplici, immediati, volutamente naif. Questo perche’ la musica, linguaggio universale per antonomasia, deve “parlare” al piu’ ampio pubblico possibile, senza esibire il virtuosismo fine a se stesso.
L’utilizzo di strumenti acustici e di materiali direttamente attinti alla quotidianita’ (come scatole, barattoli, tubi, pentole, ma anche radioline, strumenti giocattolo e tutti i piccoli protagonisti dell’universo sonoro che ci circonda nella vita di tutti i giorni) e all’eliminazione di qualunque “intermediario elettronico” (riverberi, effetti, processori elettronici) sono la concretizzazione dell’idea di una musica piu’ umana, personale e vicina all’ascoltatore.
Gli spazi dell’esibizione sono costruiti per attivare una realta’ di emozioni interiori; la penombra, che caratterizza la performance, permette di enfatizzare la percezione spaziale uditiva a discapito di quella visiva. La musica diventa lo strumento con il quale percepiamo la realta’, agisce sul nostro inconscio e suggerisce immagini. Come in un gioco di specchi il concetto di centro si perde: chi e’ al centro? I musicisti oppure il singolo ascoltatore, avvolto dalla musica? E’ tutto intorno alla testa, quindi, ma quale? La testa artificiale, posta al centro dello spazio, o quella di ciascun ascoltatore, posto al centro della musica?
Al singolo spettatore il compito di rispondere.
ABOUT THE HEAD
binaural music experience
About The Head e’ un progetto del collettivo artistico Crackerjack, condotto in collaborazione con il LIM – Laboratorio di Informatica Musicale dell’Universita’ degli Studi di Milano e prodotto da AGON con il contributo della Fondazione Cariplo, che ha sostenuto la ricerca e lo sviluppo di About The Head tramite i finanziamenti del Bando Creativita’ Giovanile.
Alla base di tutto vi e’ la testa artificiale, uno strumento di laboratorio, creato per studiare come il nostro udito e l’ ambiente in cui ci troviamo influenzano la nostra capacita’ di percepire la provenienza e le caratteristiche di un suono.
L’ obiettivo e’ elaborare tecniche e soluzioni che portino alla realizzazione di un nuovo tipo di esibizione che inneschi, se possibile, una serie di riflessioni sulle nuove modalita’ di ascolto che si stanno imponendo negli ultimi anni, con l’ampia diffusione delle cuffie, che hanno ormai soppiantato gli impianti di diffusione stereofonica come strumento principale per l’ascolto – solitamente individuale, qui invece collettivo – della musica.
CRACKERJACK
I componenti del collettivo sono Luca Marella, Arber Misa, Francesco Palmisano, Salvatore Salerno e Francesco Vitale, cinque eclettici musicisti che gravitano dal 2003 intorno alla scena underground milanese, riuniti sotto il nome di Crackerjack. La loro musica tende ad esplorare tutte le possibili direzioni all’ interno del linguaggio della popular music, spaziando tra folk e sperimentazione, elettronica e rock di matrice britannica, alla continua ricerca di un suono che riesca a coniugare aspetti estetici e di ricerca compositiva con quelli intrattenitivi tipici della musica pop.
La loro formazione musicale e’ stata inoltre fortemente influenzata dagli studi svolti nel corso di laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione Musicale presso l’Universita’ degli Studi di Milano e dalle ricerche svolte presso il LIM.
AGON
AGON e’ un centro di ricerca e produzione musicale fondato a Milano nel 1990 e rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della musica contemporanea e delle nuove tecnologie applicate alle performing arts, avendo realizzato oltre 300 produzioni fra concerti, installazioni multimediali, colonne sonore, festival e rassegne.
A partire dal 2008 AGON ha scelto di scommettere su alcuni progetti di giovani artisti, tra i quali About The Head, mettendo a disposizione di questi talenti la sua ventennale esperienza nella produzione di eventi e spettacoli.
LIM
Attivo dal 1985, il LIM (Laboratorio di Informatica Musicale) e’ uno dei principali laboratori di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’ Informazione dell’ Universita’ degli Studi di Milano. Sotto la direzione del prof. Goffredo Haus, fondatore del laboratorio e pioniere dell’ informatica musicale in Italia, il LIM opera nel campo della ricerca pura ed applicata in campo acustico e musicale.
Tra i suoi progetti piu’ importanti sono da ricordare la digitalizzazione dell’ archivio del Teatro all Scala di Milano e del Teatro Bolshoi di Mosca, oltre allo sviluppo di un nuovo standard IEEE per la fruizione avanzata di contenuti multimediali.
All’ interno del progetto About The Head, il laboratorio ricopre un ruolo di consulenza scientifica e supporto tecnologico, svolto da Davide Andrea Mauro, laureato cum laude in Tecnologie Informatiche per la Comunicazione, dottorando e ricercatore nell’ ambito della psicoacustica presso il LIM dal 2006.