Sì perché, lo ricordiamo ancora una volta, i
CANTON sono presenti nella colonna sonora degli italiani sin da quel 1984 che li ha visti sul palco del Festival di Sanremo con il 4° posto di “Sonnambulismo”: un grandissimo risultato in un periodo i cui le canzoni di Sanremo monopolizzavano l’airplay radiofonico e i jukebox per tutto l’anno.
Dopo “Sonnambulismo” è stata la volta di “Please don’t stay”, pubblicata in tutta Europa, con cui vincono Azzurro e opartecipano al Festivalbar ’85. Grazie a “Please don’t Stay”, i Canton conobbero Pete Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri artisti internazionali del gotha del pop elettronico del tempo. Con lui incisero “Stay With Me”, distribuita in Europa e Nord America.
Poi l’interruzione forzata del 1986 (l’etichetta cessa le produzioni, lasciandoli vincolati a un contratto pluriennale), i progetti collaterali e infine il ‘letargo’…
Ma ogni letargo finisce con un risveglio. E così nel 2010 i CANTON si ‘stiracchiano’ con un omaggio al loro primo successo, “Sonnambulismo 2010”: e subito viene ristabilito il contatto fra la band e il pubblico che non li aveva scordati, divenendo la spinta definitiva a pubblicare i pezzi nuovi, composti per pura passione negli anni.
La passione, che getta dietro la schiena le amarezze del passato e ti fa guardare avanti, al futuro. E non a caso è al futuro il titolo del primo album dei CANTON. Parliamo di “Ci saremo”, un album di debutto che ha atteso tanti anni per vedere la luce, e che riporta la musica del trio al presente, senza rimpianti e con ottimismo. I sei singoli estratti da “Ci saremo” sono valsi oltre 100 interviste con le radio, sono tutti entrati nelle classifiche di airplay di musica indipendente, e i relativi videoclip hanno superato il milione e mezzo di visualizzazioni online.
E nel 2018 è la volta di un nuovo progetto: il secondo album “1/3 – Uno su tre”, che prevede la pubblicazione un singolo ogni tre mesi. “1/3 – Uno su tre” ha già visto l’uscita di altri quattro singoli i cui riscontri insegnano che a questi eterni ragazzi del poprock non sono mai venuti a mancare quella passione, quel coraggio e quella determinazione alla base del fare musica e del saper creare un reale legame col pubblico.